Marea 4 2017/2018 – Grazie a lei-TI RACCONTO LA MIA FEMMINISTA

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qui ascolta la presentazione della strenna

Prenotate le vostre copie a monica.lanfranco@gmail.com

Perché ringraziarla  

di Monica Lanfranco*

Questo numero speciale di Marea, la strenna che avete tra le mani, sulla quale molto abbiamo pensato prima di realizzarla, nasce da un desiderio lontano e da una suggestione altrettanto remota.

Il desiderio lontano era quello di contribuire anche noi, come rivista femminista ormai ‘storica’, (visto che nasciamo nel 1994), all’impresa di molte realtà che oggi, grazie a strumenti impensabili all’epoca del nostro esordio, stanno lavorando in vario modo alla conservazione della memoria del femminismo.

La rete pullula di archivi, enciclopedie, raccolte storiche e più recenti di video e di audio (una di queste é la nostra www.radiodelledonne.org , primo podcast femminista italiano) passando anche attraverso il considerevole numero di tesi di laurea e ricerche provenienti da dentro e da fuori gli atenei universitari: se, quindi, vogliamo avere informazioni sul movimento delle donne e sulle sue componenti non é davvero difficile, ormai, rintracciare le notizie che cerchiamo.

Quindi l’interrogativo intorno al quale giravamo da tempo era: come possiamo in modo originale e il meno possibile ripetitivo contribuire a questa impresa di raccolta di memoria ritrasmettendola a modo nostro?

Per anni, dopo la decisione di terminare il concorso letterario che dal 2001 al 2006 é stato il quarto numero della rivista, abbiamo provato altre strade per costruire un quarto prodotto editoriale, prodotto che fosse allo stesso tempo diverso dai tre canonici ma che avesse anche il nostre segno distintivo, quello di un trimestrale che prova ad anticipare, e contemporaneamente interpretare, ciò che si muove nel mondo delle donne.

L’occasione é venuta quando Rossana Piredda, la nostra colonna in Sardegna, ha pensato al progetto che ha preso corpo in questo volume: perché non raccontare a chi legge la ‘nostra femminista’, la figura di riferimento, l’ispiratrice, la presenza che ci ha accompagnato per poco o molto tempo nella nostra esperienza di attiviste?

Interessante sfida, e certo non facile, specialmente per un motivo di base: di fonti d’spirazione, di guide, di maestre non ce n’é mai una sola, perché le fasi della vita spesso vedono moltiplicarsi e cambiare  come noi cambiamo, i modelli di riferimento.

L’arduo compito al quale abbiamo sottoposto le ardimentose che hanno accettato di scrivere é stato principalmente quello di fare una scelta. Una e una sola figura, abbiamo chiesto. Raccontatela con parole vostre, provate a farla vedere attraverso le vostre parole, fatele prendere forma nella vostra restituzione con un ritratto che possa parlare di lei ma anche di voi, del come siete (anche) impastate di quello che lei vi ha trasmesso.

Ecco: ora che lo metto nero su bianco capisco quanto deve essere stato difficile svolgere questo compito per Laura Cima, Erica Ardenti, Beatrice Monroy, Rossana Piredda, Federica Serra, Chiara Lo Scalzo, Erminia Emprin Gilardino, Laura Paita, Francesca Irene Sensini ed io.

Scegliere una (una sola) figura di donna femminista di riferimento é stata una richiesta quasi crudele, perché sono ben più di una le donne che ci hanno nutrite e ispirate, talvolta con ciò che hanno scritto, talvolta con le loro pratiche,  e ci hanno rese donne autonome e autodeterminate, convinte tutte, anche nelle nostre grandi differenze di età, cultura e provenienza, che la nostra libertà é la misura della civiltà del mondo.

Ce l’hanno, ce l’abbiamo fatta a realizzare questo desiderio, che ha preso la forma del numero 4 del 2017, nel quale le nostre autrici hanno raccontato la ‘loro’ donna ispiratrice.

Eccole, dunque: Giuliana Saladino, Louisa May Alcott, Audre Lorde, Armanda Guiducci, Comandanta Ramona, anonima cittadina, Charlotte Bronte, Adrienne Rich, Ryunio.

Se riuscirete, mentre avanzate nella lettura delle pagine, a ‘vederle’ nelle parole di chi le racconta allora avremo assolto bene il nostro desiderio di suscitare curiosità, emozioni, fare cultura e trasmissione su figure femminili più o meno note.

*www.monicalanfranco.it   www.altradimora.it  www.mareaonline.it www.radiodelledonne.org http://manutenzionilapiece.wordpress.com/  http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/mlanfranco/ 

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